7 feb 2017

Come intendo i Microrganismi effettivi e come li ho conosciuti

Questo blog, e questo primo post nello specifico, è il risultato di qualche anno di ricerca e sperimentazione personale con i microrganismi effettivi, o anche detti efficaci. Non sono un microbiologo, non sono un chimico, sono semplicemente una persona curiosa con varie passioni, tra cui quella per gli ecosistemi naturali, le piante e gli animali, e in ultima analisi l'ambiente che mi circonda (ed il mio piccolo orto di montagna è il mio campo di sperimentazione reale).
Sono sempre stato incuriosito (e fastidiato) dal fatto che la vita sulla terra stia diventando un ambiente sempre più "sterile". Sterilità si traduce in assenza di vita batterica, fattore che inevitabilmente si riflette anche a livello umano e personale: la diminuzione della biodiversità, unita ai cicli industriali applicati all'agricoltura ed all'alimentazione umana fanno sì che l'ultimo (apparentemente) gradino di questa catena alimentare (noi), ci siamo impoveriti di vita batterica (o flora batterica) con la conseguente diminuzione delle difese immunitarie proprie della specie e impoverimento di quel "bagaglio" che ci portiamo appresso sin dai tempi remoti.
Sono arrivato ai microrganismi effettivi proprio partendo dalla riflessione sui sistemi naturali. Inevitabilmente si parte dal Macro, per giungere al piccolo, a volte all'infinitamente piccolo. 
Non ho mai visto un battere in vita mia, tranne che sulle foto al microscopio elettronico... Mi basta sapere che è un essere unicellulare, la più piccola forma di vita vivente. 
La curiosità ed un certo desiderio di applicare la teoria alla pratica, mi hanno spinto a rivangare (per restare in tema di agricoltura) i meccanismi della natura. Viste le mie limitazioni pratiche, prima di parlare di microrganismi, dovevo partire in qualche modo dal grande. Ecco, una zucchina ad esempio è un essere vivente abbastanza grande. La zucchina vive nell'orto. L'orto è fatto di terra (con qualche eccezione, ad esempio gli ortaggi che crescono in acqua). La terra (e l'acqua) ospitano batteri responsabili di reazioni chimico-fisiche che interferiscono in vari modi sullo sviluppo e sulla vita dei vegetali... Basarci solamente sui nutrienti è altamente riduttivo. Questo è il primo passo nel cammino ai microrganismi efficienti: capire le dinamiche della vita del terreno, capire le reazioni che avvengono in esso. In questo mi ha aiutato ed entusiasmato molto la lettura di testi sull'orto "naturale, o orto "sinergico". Sconvolgenti. Chi volesse avvicinarsi a questo mondo non potrà bypassare gli studi e le esperienze un certo giapponese che si chiamava Fukuoka, o di alcuni dei suoi interpreti e sviluppatori del suo metodo come Emilia Hazelip, ad esempio. La loro visione (supportata da ricerche e sperimentazioni di decenni) è a dir poco sconvolgente. Il loro messaggio è filosofia applicata all'agricoltura, ma prima di tutto è un riconoscimento alla natura come modello perfetto, come ambiente dove dobbiamo essere osservatori prima che attori. 

Capito questo, una volta che ci si è documentati, si può iniziare a parlare dei microrganismi efficienti, che sono stati concepiti ed "isolati" un pò più tardi, sempre da un giapponese, il microbiologo Teruo Higa. Altrimenti il rischio è quello di trattarli alla stregua di prodotti chimici (ormai la nostra mente si è strutturata in questo modo, a ricorrere ad un prodotto specifico per ogni esigenza che insorga).
I microrganismi effettivi sono piccoli esseri vivi, che aiutano a favorire certi processi biologici del terreno o dell'organismo che li ospita, normalmente verso uno sviluppo "rigenerativo" e benefico. 
Il dottor Teruo Higa è riuscito a fare convivere alcuni ceppi di questi esserini, racchiudendoli in una soluzione "madre" che li conserva in uno stato per così dire "dormiente". Siamo noi che li attiviamo attraverso la fermentazione della soluzione madre. Forniamo un poco di energia (la melassa) e un ambiente acquoso che li possa accogliere. Ed il gioco è fatto: la soluzione ottenuta viene diluita in altra acqua e poi utilizzata per i più diversi scopi. Sta a noi trovarne l'utilizzo: con la curiosità, con la pratica, con la perseveranza, con la documentazione, ma sempre tenendo presente che essi sono già presenti in natura e che se gli forniamo un ambiente favorevole dove vivere essi ci accompagneranno per sempre e continueranno a "lavorare" inosservati.

I microrganismi effettivi (d'ora in avanti li chiamerò con la loro sigla inglese Em- Efficient Microrganism) sono conosciuti ed applicati in oltre 40 paesi (meno che in Italia, dove sono ancora praticamente sconosciuti). Guarda caso sono quasi tutti paesi considerati arretrati dal punto di vista della tecnologia agraria quelli che li utilizzano maggiormente (sud America, Oriente).
Perchè li utilizzano? Perchè hanno studiato, perchè hanno sperimentato, perchè non hanno le risorse per permettersi i costosi "fertilizzanti" di sintesi e "pesticidi" e le altre centinaia di sostanze e di mezzi che i nostri agronomi studiano (o almeno studiavano) nelle nostre università, e che i nostri agricoltori si vedono costretti a utilizzare, sacrificando la salute dei terreni e degli esseri viventi in nome del sempre crescente fabbisogno mondiale di prodotti agricoli. 
Perchè questo nuovo tipo di agricoltura richiede manodopera e passione, ma fornisce lavoro e regala soddisfazioni. 
Il vento sta cambiando, non è una speranza, è un fatto, e sono contento se oggi posso scrivere di queste cose, sono contento quando non compro più fertilizzanti, nemmeno il "mitico" letame, non compro più pesticidi, ma semplicemente aiuto la natura a fare quello che sa fare: produrre e crescere. E' vero, dobbiamo informarci, dobbiamo continuare ad essere curiosi: gli Em sono solo un anello della catena. Il resto dobbiamo farlo noi: ognuno è chiamato a partecipare. Solo così ci salveremo e continueremo a vivere come esseri naturali. Solo così fermeremo il processo di "sterilizzazione" che ci sta impoverendo fisicamente ed spiritualmente.
Nel blog cercherò di parlare di queste cose, quando avrò un pò di tempo. Poi aprirò anche un canale youtube per dare un contributo "visivo" a certe questioni e su questo blog (devo ancora imparare molto sull'utilizzo dello stesso) inserirò via via i collegamenti ai video nei vari post. Proverò a raccontare questi temi dal mio punto di vista e dare qualche spunto e facilitare il lavoro a coloro che vi si avvicinano per la prima volta. Ad esempio sul blog esiste una pagina (credo sotto la foto grande del blog)  per chi volesse approfondire la formula della soluzione madre Em. E' una cosa difficile da trovare e che non interessa a tutti, ma chi la cerca deve fare i salti mortali... anche a questo serve il blog! A proposito, credo di avere impostato il blog in modo che per interagire ci si deve iscrivere, quindi vi invito a farlo. Io non ho altri scopi che quelli descritti, è solamente per evitare che questo spazio diventi un "casino". C'è già abbastanza confusione.
Vi ringrazio sin da ora per l'attenzione ed il tempo dedicato alla lettura.
Cordiali saluti.
Andrea



Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.